by Elsa
Mi chiamo Elsa, ho 29 anni e da oltre sei mesi sono l'amante di mio cognato. Mia sorella Simona pensa soltanto al proprio lavoro, alla propria carriera tanto da avere scelto come sede Bologna, lontana da casa ben 600 chilometri. Torna da noi raramente e per pochissimi giorni; in un certo senso ha quasi rotto ogni rapporto sia col marito che con la nostra famiglia. So che vive allegramente la sua vita, che se la spassa, che ha molti amanti e che considera Michele, il marito, una totale nullità; specialmente a letto, mi ha riferito colma di sarcasmo l'ultima volta che ho cercato di richiamarla ai propri doveri. Io, al contrario di lei, amo Michele da sempre, da quando, cioè, ce lo ha presentato dieci anni fa dicendo che intendeva sposarlo. Mia sorella è una bellissima donna in carriera; ha 38 anni, è alta, slanciata, elegante, mentre io sono piuttosto cicciottella e non attiro gli sguardi degli uomini come avviene con Simona che ovunque va ha sempre un codazzo di ammiratori d'intorno. Tuttavia, se mi tiro un po' sù, se mi vesto in modo appropriato, nemmeno io passo inosservata e so muovermi e agire in modo sexy e invitante. Con Michele, siccome lo volevo, ho dovuto fare tutto io; ho dovuto sedurlo.. E' ben vero che a letto non è affato un campione, ma c'è una ragione precisa, una ragione che forse mia sorella ha intuito oppure no: non ne abbiamo parlato. Questa ragione è che Michele ama anche gli uomini; è un bisessuale che diventa amatore fantastico soltanto quando siamo almeno in tre. All'inizio del nostro rapporto, per fargli scordare la rudezza di Simona, mi comportavo con lui con molta tenerezza e passione: lo coccolavo, cercavo di dargli tutto, volevo renderlo felice. C'era però sempre qualcosa che lo frenava. Facendo l'amore, certe volte, si staccava da me senza essere venuto. Capitava piuttosto spesso. Una sera - per cercare di svegliarlo lo stavo spompinando furiosamente- mi domandò se volevo fare una certa cosa per lui; una cosa un po' forte che desiderava immensamente. Gli dissi che ero pronta a tutto, per lui. Pensavo desiderasse sodomizzarmi. Mi propose invece un rapporto a tre. Voleva, cioè, che ci fosse un altro a scoparmi. Tutto rosso mi confidò di averlo chiesto a Simona la quale aveva riso di lui. Sapevo che se avessi rifiutato avrei perso il mio amore. Definitivamente. Dissi di si, dissi che per lui avrei scopato anche con tre, quattro uomini. L'indomani mi presentò Andrea, 27 anni, bello, dolce, stretto di fianchi e con un culetto liscio, sodo e sporgente che molte donne potrebbero invidiargli. Il suo membro, però, non è un piccolo gingillo. Andrea è ben dotato: il suo cazzo è più lungo e più grosso di quello di Michele. Inoltre, Andrea, sa baciare e slinguare molto bene. Intendiamoci, non è che tutto sia subito filato liscio. Io, per esempio, al''inizio del menage mi sentivo parecchio a disagio, mi vergognavo, esitavo. Poi, però, sono entrata nel gioco, e ho scoperto cose inimmaginate. La bellezza dell'amore fra uomini, i trans, il sesso multiplo, il porno, la trasgressione totale, lo scambio, il sesso di gruppo, i sexy toys, lo sconvolgimento dei sensi. Oggi, con queste conoscenze, mi sento un'altra donna, una donna diventata perversa e desiderosa di continue ulteriori esperienze. Nell'immediato, tanto per dirne una, desidero baciare una donna, amarla, leccarla, vederla scopata dal mio amore che è e resterà sempre Michele. Lui, ormai mio, mi ha naturalmente rassicurata. Presto il mio desiderio sarà realtà. Quando ci penso, quando penso al mio primo rapporto lesbo, mi sento molto, molto troia, ma nel medesimo tempo anche molto felice di esserlo. Ciao a tutti da Elsa.